Ucraina, missili russi su Kiev: 9 morti e decine di feriti

(Adnkronos) – Nessuna tregua in Ucraina. Almeno nove persone sono state uccise e altre 60 sono rimaste ferite, tra cui bambini, in un attacco notturno con missili e droni russi sulla capitale Kiev. Lo riferisce il sindaco Vitali Klitschko, aggiungendo che la caduta dei detriti di un drone ha innescato vari incendi e si teme che diverse persone possano essere rimaste intrappolate sotto le macerie di un edificio residenziale distrutto. Esplosioni sono state segnalate anche nella città nord-orientale di Kharkiv, anch'essa sotto attacco. Almeno due persone sono rimaste ferite.  Gli attacchi avvengono dopo il flop dei colloqui di pace a Londra, rinviati, e a poche ore di distanza dalle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha accusato Volodymyr Zelensky di aver danneggiato i negoziati di pace, dopo che il presidente ucraino ha escluso il riconoscimento del controllo russo sulla Crimea. "Sono le dichiarazioni incendiarie come quella di Zelensky a rendere così difficile risolvere questa guerra", il 'verdetto' del presidente americano arrivato ieri via Truth. Per il tycoon, il presidente ucraino ormai "può avere la pace o può combattere per altri tre anni prima di perdere l'intero Paese". "Siamo molto vicini a un accordo. Ma l'uomo che non ha carte da giocare ora deve finalmente darsi una mossa", l'attacco di Trump. Poco più tardi, il presidente americano ha spiegato ai giornalisti di avere "un accordo con la Russia" e di stare cercando di arrivare allo stesso risultato con Zelensky. Il leader Usa non ha quindi escluso un incontro con il presidente russo Putin, forse già per metà maggio dopo il ritorno dal viaggio in Arabia Saudita. Intanto da Mosca arriva la 'promessa': le forze russe libereranno a breve l'intero territorio della regione di confine russa di Kursk dalle truppe ucraine. A dirlo alla Tass il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Sergey Shoigu, precisando che "la regione di Kursk sarà presto ripulita dai militanti nell'ambito di un'operazione antiterrorismo". Secondo Shoigu, la situazione nella zona di operazioni militari speciali è ora il fattore chiave che influenza sia gli affari internazionali che la situazione interna alla Russia. "Ad oggi, le forze armate russe hanno liberato oltre il 99% del territorio della Repubblica Popolare di Lugansk e quasi due terzi della regione di Kherson, della Repubblica Popolare di Donetsk e della regione di Zaporozhzhia. Le forze russe stanno avanzando lungo l'intera linea di combattimento, liberando nuovi insediamenti. La situazione cambia a nostro favore ogni giorno", ha sottolineato.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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