Un duro colpo per le famiglie con bambini disabili: le ore di assistenza degli Asacom (Assistenti specializzati all’autonomia e alla comunicazione) sono state drasticamente ridotte fino all’80%, creando difficoltà nel percorso di inclusione scolastica.
Chi sono gli Asacom e perché sono indispensabili
Gli Asacom sono figure professionali chiave per supportare alunni con disabilità, come il disturbo dello spettro autistico o la sindrome di Down, facilitandone l’integrazione scolastica. Il loro lavoro include la creazione di contenuti personalizzati, come immagini semplificate, tabelle interattive e strumenti digitali, costruendo una sorta di “libreria su misura” per ogni bambino.
Floriana, madre di un bambino autistico di dieci anni, racconta come questi interventi abbiano aiutato suo figlio a fare progressi significativi nell’interazione con il gruppo classe: “Grazie a questi specialisti, mio figlio ha potuto sentirsi parte della sua classe, anche senza parlare”.
Il passaggio di competenze ai Comuni
Il drastico taglio delle ore di assistenza è iniziato con una delibera regionale del 6 giugno 2023, che ha trasferito la gestione del servizio dai livelli regionali ai Comuni. Questo passaggio ha portato a una riduzione delle ore settimanali, passate da otto a sole due ore in molte scuole del litorale romano, come l’Istituto Comprensivo Calderini Tuccimei, Francesco Cilea, Aristide Leonori e Fanelli-Marini.
Le famiglie, già provate dalle difficoltà quotidiane, si trovano ora a combattere contro un sistema che sembra abbandonarle.
L’impatto sui diritti costituzionali
Questi tagli, denuncia Floriana, non compromettono solo il diritto all’educazione, ma anche il diritto all’inclusione sancito dalla Costituzione italiana. “Non possiamo permettere che bambini con bisogni educativi speciali siano lasciati indietro,” afferma la madre, sottolineando che finanziare privatamente l’assistenza è complicato da ostacoli contrattuali e amministrativi.
Le azioni delle famiglie e il confronto con le istituzioni
Un gruppo di genitori, tra cui Floriana, ha deciso di agire: hanno fissato un incontro con un legale specializzato per discutere della situazione e sensibilizzare le istituzioni locali. L’obiettivo è quello di presentare il caso all’assessore alla Scuola del X Municipio, Andrea Morelli, e ottenere maggiori risorse per il prossimo anno scolastico.
“I tagli saranno temporanei o segnano la fine del servizio?”, si chiedono le famiglie, temendo che questa riduzione sia solo il preludio a una cancellazione definitiva.
Un problema in crescita
La situazione è resa ancora più critica dall’aumento degli alunni con bisogni educativi speciali, in particolare legati all’autismo, che rappresentano una fetta sempre più ampia del bacino d’utenza degli Asacom.
Se le risorse continueranno a diminuire, l’impatto sarà devastante per una categoria che già affronta sfide enormi. Come sottolineano i genitori, garantire un’adeguata assistenza non è solo una questione di inclusione, ma di giustizia sociale.
Un appello per il futuro
Questa battaglia va oltre la singola scuola o il singolo territorio: rappresenta una sfida per difendere i diritti di una minoranza spesso silenziosa. È fondamentale che le istituzioni intervengano per garantire non solo un futuro migliore a questi bambini, ma anche il rispetto delle fondamenta del nostro sistema educativo e costituzionale.