Sono passati oltre due mesi da quel tragico 8 settembre, giorno in cui Giuseppe Bernabucci, 28 anni, ha perso la vita ad Acilia. Il giovane, in sella alla sua moto Suzuki, è stato travolto da un’auto pirata, una Citroen C3, all’altezza dell’incrocio tra via di Valle Porcina e via di Saponara. Un impatto violento avvenuto alle prime ore del mattino, che non gli ha lasciato scampo.
Nonostante l’identificazione e la denuncia del presunto colpevole, accusato di omicidio stradale e omissione di soccorso, la famiglia di Giuseppe lotta per ottenere verità e giustizia. Da qui l’iniziativa di affiggere adesivi con l’hashtag #giustiziapergiuseppe, un messaggio forte per non dimenticare e per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda.
“Siamo fermi a quell’8 settembre: vogliamo giustizia”
I familiari di Giuseppe hanno rotto il silenzio con un messaggio pieno di dolore e amarezza: “Dopo più di 60 giorni ancora non sappiamo come e perché Giuseppe sia morto. Siamo fermi a quell’8 settembre e a quella chiamata. Il silenzio che ci circonda è assordante, come quello che regnava in via di Acilia quella maledetta domenica”.
Il loro grido di dolore è condiviso dall’Associazione vittime della strada, con cui la famiglia è in contatto per ottenere il supporto necessario. Gli adesivi, affissi in tutto il Municipio X, vogliono essere un simbolo per ricordare Giuseppe come “un ragazzo eccezionale”, ma soprattutto per chiedere risposte che tardano ad arrivare.
L’incidente: i dettagli della notte dell’8 settembre
Giuseppe Bernabucci stava percorrendo via di Acilia quando, intorno alle 3 del mattino, è stato investito dalla Citroen C3. L’autista, dopo l’impatto, si è dato alla fuga senza prestare soccorso. Sul posto sono intervenuti la polizia locale di Roma Capitale e il XII Gruppo Monteverde, che hanno avviato le indagini raccogliendo frammenti sull’asfalto e sequestrando la moto della vittima.
La svolta nelle indagini è arrivata giorni dopo, quando un passeggero dell’auto, un ragazzo di 25 anni, si è presentato spontaneamente presso la caserma dei carabinieri di Roma Ostia Antica. Le sue dichiarazioni hanno permesso di identificare il conducente, un giovane di 28 anni, denunciato successivamente.
Chi era Giuseppe Bernabucci
Giuseppe Bernabucci era un giovane del quartiere, noto per la sua passione per la musica e le moto. Dopo un passato da dj, lavorava come meccanico a Fiumicino. La sua vita è stata ricordata con affetto e commozione da amici e familiari.
Il 13 settembre, pochi giorni dopo il tragico incidente, si è svolto il funerale. Un corteo di moto ha attraversato le strade del Municipio X, da via Cristoforo Colombo a via di Acilia, per rendere omaggio al giovane scomparso. Il rombo delle moto ha simbolicamente accompagnato Giuseppe nel suo ultimo viaggio, fino alla chiesa dove si sono tenute le esequie.
L’iniziativa #giustiziapergiuseppe non è solo un gesto simbolico, ma un appello collettivo affinché la verità venga a galla e affinché episodi simili non si ripetano.