(Adnkronos) – Commercio, turismo, pubblica sicurezza e sanità. Sono questi i settori che, anche il primo maggio, considerato un giorno 'superfestivo', non interromperanno il loro servizio. Un esercito di persone che comunque timbrerà il cartellino lavorando, in alcuni casi, per la comunità. Per sapere cosa 'succede' in busta paga Adnkronos/Labitalia ha interpellato Celestino Bottoni, presidente dell'Associazione nazionale consulenti tributari. "In base al contratto collettivo – spiega – è possibile lavorare nei cosiddetti giorni festivi e sono previste delle maggiorazioni. Il dipendente dà la sua disponibilità e il datore di lavoro, ottenuta tale disponibilità, predispone il servizio per il giorno in questione. A fronte di tale situazione, è previsto un indennizzo o una maggiorazione sul 'tabellare'". "Essendo una remunerazione – sottolinea Bottoni – riconosciuta con una percentuale in più, è sempre un compenso, dunque la tassazione incide e va in busta paga. Così come la busta paga di base è soggetta a tassazione, lavorare il primo maggio è come fare una prestazione suppletiva o uno straordinario e, dunque, è soggetto a tassazione". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)


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